BNP svaluta BNL Portfolio ed Estense in vista della chiusura
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Al 30 giugno 2016 il valore complessivo netto di BNL Portfolio Immobiliare risulta pari a Euro 64.581.566, mentre il valore della quota si è attestato a Euro 529,357 (-33,4%).
Ciò è dovuto essenzialmente ad un “accantonamento prudenziale” relativo al “possibile” sconto sui prezzi di effettivo realizzo del portafoglio immobiliare pari a Euro 31.490.500, che fa chiudere il primo semestre con una perdita di Euro 32.340.257. Il tasso interno di rendimento (TIR) ottenuto dal Fondo sino al 30 giugno 2016 è stato pari a -1,23% (31/12/2015: -0,20%).
L’accantonamento del 35% rispetto ai valori di mercato è supportato dall’esperto indipendente, Avalon Real Estate S.p.A., il quale considera che, nell’attuale congiuntura di mercato particolarmente incerta anche alla luce della più complessiva situazione del mercato finanziario e politico europeo, l’opportunità di realizzare una transazione immobiliare mediante vendita degli immobili del Fondo entro la fine dell’esercizio 2016 possa determinare l’applicazione di uno scostamento negativo complessivamente compreso tra -29% e -42% rispetto al valore di mercato stimato al 30 giugno 2016.
Lascia parecchio stupiti che immobili già pesantemente svalutati negli anni scorsi debbano essere venduti con simili sconti per essere assorbiti dal mercato, è segno che l’intero sistema delle stime non funziona.
Per Estense-Grande Distribuzione le cose vanno un po’ meno peggio. Al 30 giugno 2016 il valore complessivo netto del fondo risulta pari a Euro 52.807.815, mentre il valore della quota si è attestato a Euro 637,776 (-25,82%).
Anche in questo caso è stato effettuato un “accantonamento prudenziale” relativo al “possibile” sconto sui prezzi di effettivo realizzo del portafoglio immobiliare pari a Euro 18.389.000 che fa chiudere il semestre con una perdita di Euro 18.381.159. L’accantonamento è pari al 18,5% della stima dell’esperto che in questo caso stima tra il -17% e -20% rispetto al valore di mercato stimato al 30 giugno 2016 lo scostamento negativo.
Se i gestori e gli esperti indipendenti sono in buona fede si può concludere che sono veramente scarsi e dovrebbero cambiare lavoro. Se fossero invece in mala fede sarebbero da denunciare anche penalmente.