Amundi approva la relazione del fondo Italia e cede due unità commerciali
Il Consiglio di Amministrazione di Amundi Real Estate ha approvato la Relazione di gestione al 31 dicembre del fondo.
L’ esercizio si chiude con un profondo rosso: il valore complessivo netto del Fondo pari ad euro 123.825.564, in flessione del -9,74% rispetto al dato di fine 2015 e in diminuzione del -7,92% rispetto al 30 giugno 2016. Al 31 dicembre il valore unitario della quota risulta pertanto pari a euro 1.857,040.
Il rendimento complessivo rispetto al valore di collocamento è del 53,63%, pari ad tasso interno di rendimento annualizzato del 2,76%.
Al 31 dicembre 2016 il portafoglio immobiliare è stato valutato dagli esperti indipendenti euro 156,5 milioni, in diminuzione del -7,57% rispetto al 31 dicembre 2015 e in diminuzione del -5,87% rispetto al 30 giugno 2016. Rispetto al costo storico di acquisizione, gli immobili del Fondo esprimono una minusvalenza complessiva di circa euro 50,3 milioni. Ll’indebitamento del Fondo ammonta al 31 dicembre 2016 ad euro 42.000.000, ed il grado di utilizzo della leva finanziaria è pari al 26,83% del valore del portafoglio immobiliare direttamente ed indirettamente posseduto. La redditività caratteristica immediata calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la valutazione del portafoglio immobiliare direttamente ed indirettamente posseduto è pari al 5,15%.
Il Consiglio di Amministrazione della SGR ha deliberato di non procedere alla distribuzione di proventi o rimborsi parziali di capitale pro quota considerando prioritaria la riduzione dell’indebitamento attraverso il rimborso parziale dei finanziamenti bancari in essere.
La sgr ha firmato in data odierna il contratto per la vendita delle unità commerciali di proprietà del fondo all’interno dei centri “La Grande Mela” di Sona e “Le Porte Franche” di Erbusco a due distinte società private facenti parte del medesimo gruppo. Le due proprietà immobiliari erano state acquistate il 23 dicembre 2002 al prezzo pari ad euro 2.765.000 per l’unità di Sona e di euro 2.650.000 per quella di Erbusco, oltre alle spese di acquisizione, mentre sono state dismesse per un importo pari rispettivamente ad euro 4.024.000 e di euro 3.976.000. Il corrispettivo della transazione di vendita ha così originato una plusvalenza complessiva di euro 2.585.000, pari al 48% del costo d’acquisto.